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NB: se volete comunicare con me, vi prego di farlo utilizzando la mail francoferraricultura@gmail.com.
“Il libro è come il cucchiaio, il martello, la ruota, le forbici. Una volta che li hai inventati, non puoi fare di meglio” (Umberto Eco).
Perché “my Books”? Perché anch’io, come tanti, non ho resistito alla tentazione di aprire una vetrinetta virtuale in cui esporre i miei prodotti al mondo, nella fattispecie: “i miei libri”, ovvero quelli che ho scritto io.
Ho altresì inserito una compiaciuta descrizione della biblioteca “Ferrari-Martinelli”, che è costituita dal posseduto privato mio e di mia moglie Damiana. Soprattutto per mio diletto, catalogo i libri che possiedo. Catalogare è una attività affascinante, che conferisce alla mia scrivania un’aria da scriptorium, ma richiede un lungo tempo, anche se applicata solo a qualche migliaio di volumi. C’è di più. Prendere in mano, uno ad uno, i propri libri ed esaminarli con una minima competenza biblioteconomica, induce a scoperte e sensazioni esaltanti. Per evidenziare a chiunque il mio posseduto librario, incollo ad ogni volume l’ex libris che si vede qui accanto, opera dell’amico pittore Gianni Baretta da Alessandria. Mia moglie non ha ancora deciso se “marchiare” i suoi libri, che arricchiscono la nostra biblioteca di due settori: “medicina” e “psichiatria”.
Mi sono messo in testa di maturare una identità di “bibliologo”, pur se altrettanto dilettantistica rispetto a quella di “bibliofilo”. Sono convinto che la storia del libro (scrittura, carta, editoria) presenti una straordinaria ricchezza di rimandi culturali e specificamente interdisciplinari. Resta inteso che i volumi de senectute sempre disponibili sul mio comodino, e il professionale psychiatric help gratuitamente fornito da mia moglie, mi evitano per il momento di precipitare nel collezionismo demente.
(giugno 2022)
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